Le linee di indirizzo strategico per il rilancio dell’ippica italiana

In 10 punti gli obiettivi strategici e mezzi per realizzarli





  […] "Come detto, si tratta di schemi, sottoposti, in primo luogo, all'attenzione del Ministro delle politiche agricole, ma anche al confronto con le categorie ed i soggetti interessati, nella piena convinzione che qualunque iniziativa di riforma complessiva, come quella che i documenti in questione possono avviare, debbano essere il più possibile partecipati e, se possibile, condivisi".

Immagine a lato:

Epson prima della partenza (1830 ca.)






di  Rodolfo Lorenzini


Tempi rispettati, almeno sulla carta, per l'Unire che ha comunicato di aver adottato, nelle riunioni del 13, 14 e 15 ottobre, la copiosa documentazione contenente l'attuazione delle "Linee di indirizzo strategico per il rilancio dell'ippica italiana", rese note dal ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia, il 29 luglio scorso.
Com'è noto, tali linee, che costituiscono per l'Ente "atto di indirizzo" prevedevano che i competenti organi di Unire entro 45 giorni (la decorrenza dei quali era stato indicata a partire dal 1° settembre) studiassero e definissero:
1) La riorganizzazione del sistema di trasmissione televisivo delle corse ippiche.
2) Il Regolamento unico delle corse ippiche.
3) Il Regolamento della giustizia sportiva.
4) Il Codice etico dell'ippica italiana.
5) Il Regolamento per la redazione dei calendari.
6) Il Regolamento per la definizione del ruolo e la classificazione degli ippodromi.
7) L'obbligo della certificazione degli ippodromi da parte di un soggetto terzo.
8) La creazione del fondo ammodernamento degli ippodromi.
9) La redazione del Piano pluriennale di marketing e comunicazione dell'ippica.
10) Piano pluriennale di assistenza e formazione




"Il Consiglio di amministrazione dell'Ente – fa sapere l'Unire - alla ripresa dopo la pausa estiva, ha immediatamente avviato l'esame e l'analisi dei numerosi ed assai delicati compiti affidatigli, alla luce anche delle gravissime carenze di risorse umane, in particolare di livello dirigenziale che rendevano ulteriormente complicato il raggiungimento del risultato prefisso.
Nella consapevolezza che l'attuazione rapida di tali linee fosse essenziale per il rilancio di cui il settore ha immediato bisogno, ci si è avvalsi della collaborazione di un advisor come la Ernst & Young che ha accettato, insieme con l'Ente, una vera e propria "sfida" contro il tempo, in una materia senz'altro complessa e con elementi da declinare di assai diversa caratterizzazione. Dalla regolamentazione del settore delle corse, all'individuazione di nuove procedure per rendere più attuale e moderna la funzione degli ippodromi, allo studio di adeguati strumenti previdenziali ed assistenziali per la parte meno tutelata del settore ippico. Questa sinergia ha portato a confezionare, entro i termini indicati, un primo schema di un work in progress inviato in via preliminare al ministro prima di una formale adozione da parte del Consiglio di amministrazione.

LE INIZIATIVE - I singoli documenti mettono in campo una serie di iniziative:

1. Riorganizzazione del sistema di trasmissione televisiva delle Corse Ippiche. Sono state definite le seguenti principali azioni di sviluppo: creazione nuovi format televisivi per l'evoluzione dei palinsesti, sviluppati presso il centro di produzione unico dell'Ente e valutazione di massima dei costi associati; evoluzione degli accordi con la società fornitrice per la diffusione dei Canali UNIRE TV su nuove piattaforme distributive, quali digitale terrestre e web tv; implementazione del video on-demand e dei flussi streaming per le scommesse on-line; sviluppo di contenuti interattivi sui canali di UNIRE TV, veicolati su piattaforma web.
2. Regolamento Unico delle corse ippiche. Partendo da un documento già elaborato dagli uffici nel passato, si è provveduto ad accorpare i regolamenti esistenti in materia, effettuando una ricognizione delle disposizioni, prevedendo una sezione di "disposizioni comuni" per le due discipline e poi singole sezioni per le corse al trotto ed al galoppo. Si è quindi cercato di creare uno strumento più agile ed al passo con i tempi tentando di semplificare al massimo norme frutto di ripetute stratificazioni. Le indicazioni di dettaglio, quali parametri e procedure, che sono generalmente soggette a più rapidi cambiamenti, troveranno spazio in un apposito Allegato Tecnico da adottarsi entro pochi giorni dopo l'approvazione del Regolamento.
3. Regolamento della Giustizia Sportiva. Si è proceduto ad una rivisitazione complessiva, tentando di dare maggior forza ed efficacia al sistema, riorganizzando anche le giurie sul campo che si vorrebbero più snelle, in un'ottica di riduzione dei costi, ma al tempo stesso più competenti e preparate, anche attraverso l'introduzione di principi meritocratici di valutazione e specifici corsi di formazione.
4. Codice Etico dell'Ippica Italiana. È stato ripreso un testo apparso in una delle bozze del documento poi confluito nelle "Linee di indirizzo strategico", che sottoposto ad una revisione di carattere giuridico ed a un confronto con altri analoghi strumenti adottati da varie federazioni sportive ha mostrato, anche riguardo ad essi, piena validità e consistenza.
5. Regolamento per la redazione dei calendari. Al fine di garantire la spettacolarità e "qualità totale" con funzione tecnica e di gioco delle competizioni ippiche, è stato varato uno schema che stabilisce i principi riformatori del calendario nell'obiettivo di conciliare la massimizzazione delle scommesse con la salvaguardia della programmazione tecnica. Fra i vari principi codificati, quelli che prevedono la razionalizzazione dei campi e degli orari delle corse, la concentrazione dell'attività dei singoli ippodromi durante l'anno e l'alternanza fra ippodromi tenendo conto del loro livello e della collocazione geografica; la programmazione annuale improntata ad un criterio di tipo piramidale ponendo al vertice le manifestazioni di maggior rilievo; l'assegnazione delle giornate di corse ai singoli ippodromi collegata al loro "ruolo".
6. Regolamento per la definizione del Ruolo e la classificazione degli ippodromi. L’UNIRE ha definito tre tipologie di Ruolo da riconoscere agli ippodromi al fine di caratterizzarli e massimizzare la redditività e l'attrattività di ciascuno:




a) ippodromi a valenza nazionale;
b) ippodromi a valenza regionale;
c) ippodromi a valenza locale, rispetto ai quali si pone in maniera trasversale un'ulteriore caratterizzazione legata alla valenza promozionale di alcuni di essi.

7. Obbligo di certificazione degli ippodromi. È stato introdotto un obbligo di certificazione di Bilancio per tutte le Società di Corse e quello di certificazione di Qualità per gli ippodromi aventi Ruolo a valenza nazionale; in aggiunta a questi è stata contemplata in via facoltativa, benché ovviamente apprezzata ed incoraggiata , la redazione da parte delle Società di Corse del Bilancio sociale.

8. Creazione del Fondo Ammodernamento degli Ippodromi. Sono stati effettuati importanti approfondimenti in materia e dettagliati i principali elementi caratterizzanti la gestione del suddetto Fondo: dalla verifica delle Iniziative oggetto di finanziamento - differenziate per categoria, alla costruzione di un Modello di sostegno all'ammodernamento degli ippodromi - (matrice tipologia di sostegno/ tipologia di investimento) alla previsione degli strumenti di sostegno all'ammodernamento (garanzia tecnica, tecnico-economica, finanziamento in conto interessi e a fondo perduto).
9. Piano Pluriennale di Marketing e Comunicazione dell'Ippica. Lo schema elaborato ha identificato i seguenti obiettivi strategici: promozione dell'immagine dell'Ippica; valorizzazione del prodotto corsa-scommessa; promozione dell'accessibilità alla scommessa tramite nuovi canali, in particolare l'avvio delle scommesse on-line tramite il servizio per la generazione dei "Flussi Streaming - near real time"; promozione e comunicazione dei contenuti della riforma del sistema ippico; lo sviluppo di un nuovo branding per l'ippica.
10. Piano pluriennale di assistenza e formazione. Sono stati definiti i principi della nuova politica di sostegno previdenziale e assistenziale nei confronti di fantini, guidatori ed allenatori, nell'ottica di aumentare la redditività del sistema attualmente in uso e previsto nello schema del nuovo Regolamento delle Corse l'istituzione di una "Scuola di formazione", snodo fondamentale per l'organizzazione e lo sviluppo di un piano di formazione che è stato declinato per il prossimo quadriennio.
"Come detto, si tratta di schemi, sottoposti, in primo luogo, all'attenzione del Ministro delle politiche agricole, ma anche al confronto con le categorie ed i soggetti interessati, nella piena convinzione che qualunque iniziativa di riforma complessiva, come quella che i documenti in questione possono avviare, debbano essere il più possibile partecipati e, se possibile, condivisi".