|
||||||
La comunicazione alla base del rinnovamento della cultura ippica italiana A Verona Fieracavalli il Ministro Luca Zaia illustra il piano di riforme e presenta le misure individuate per risolvere la crisi del settore |
||||||
|
Il Ministro si è rivolto poi ai numerosi giornalisti presenti: ''Se il mondo del cavallo ha ancora visibilità è grazie anche al lavoro della stampa che ne segue gli sviluppi e le novità. Ma devo ribadire che siamo stanchi di vedere in tv soltanto calcio […]
|
É la comunicazione il fulcro del piano di rilancio dell’ippica che, con un lavoro molto serrato, durato circa 9 mesi, è stato stilato dal MIPAF e che è stato nuovamente illustrato dal Ministro Luca Zaia nel corso di un talk-show che si è tenuto a Fieracavalli nel padiglione dell’UNIRE, sabato 7 novembre. ''Una politica della disattenzione che ha riguardato sia le istituzioni che la stragrande maggioranza degli attori in campo è responsabile del declino del comparto. Oggi siamo quindi tutti chiamati a fare la nostra parte per risollevarne le sorti. Come Governo abbiamo voluto fare la nostra parte: giusto qualche giorno fa è stata versata la prima tranche, la metà, dei 150 milioni di euro per il finanziamento del montepremi delle corse. Il Ministro si è rivolto poi ai numerosi giornalisti presenti: ''Se il mondo del cavallo ha ancora visibilità è grazie anche al lavoro della stampa che ne segue gli sviluppi e le novità. Ma devo ribadire che siamo stanchi di vedere in tv soltanto calcio. Mi piacerebbe che, qualche volta, un telegiornale si chiudesse con una pillola informativa dedicata all'ippica e alle corse. Mi piacerebbe che venissero conosciuti i 38 ippodromi italiani, luoghi che sono spesso immersi nel verde, dove si possono portare i bambini perché abbiano un primo contatto con questo fantastico mondo e con questo straordinario animale. L'ippica, senza spettacolo, non può esistere''. La domanda è questa: possono questi vertici ippici (di categoria, periferici, gestori di ippodromi) raggiungere gli obiettivi di risanare l’ippica essendo loro, in molti casi, i responsabili del disastro? È possibile pensare che siano al passo con i tempi? Si parla di comunicazione e la cultura è un problema sociale. In questi anni è andata perduta l’idea che il cavallo è un patrimonio culturale e tradizionale della nostra società. E quindi si è perduto il senso della sua funzione sociale. Un raggio di luce. Al punto 8 delle decisioni del Ministro, così come sono illustrate nella sintesi alle linee di indirizzo strategico per il rilancio dell’ippica italiana, pubblicate e presentate a Verona, a cura dell’Ufficio del portavoce del Ministro, nella cartella stampa “Ippica e Settore Equino Siamo a Cavallo”, si legge: “Redazione del piano Pluriennale di Marketing e Comunicazione dell’Ippica Italiana. È necessaria una duplice politica di marketing: valoriale e relazionale. Il primo punta a far conoscere i valori dell’ippica, a sviluppare un approccio olistico (ippica, equitazione, polo, turismo equestre ecc.) e a coinvolgere il mondo dello spettacolo, della musica della moda dell’auto della nautica delle aste del collezionismo de turismo artistico e gastronomico etc.. Il marketing relazionale punta alla fidelizzazione degli appassionati acquisiti e nuovi. Per il binomio corsa e scommessa è necessaria una politica di marketing integrato, che utilizza televisione, mezzi a stampa, radio, internet e relazioni pubbliche, eventi, etc. […]
|