Anno 8 - N. 22/ 2009
IL CAFFE' DELLE MUSE
LOS PEQUEÑOS OBJETOS - I PICCOLI OGGETTI
di Francesco Piscitello
M' è capitata tra le mani, giorni fa, un'antologia della poesia spagnola moderna. Tra quelli dei soliti noti, come suol dirsi oggi (Federico Garcia Lorca, Luìs Cernuda, Vicente Aleixandre, Rafael Alberti…), mi hanno colpito i versi di alcuni minori - ma sarebbe meglio dire "meno conosciuti", almeno da noi - come Claudio Rodrìguez o Àngel Crespo. Di quest'ultimo vorrei proporre Los pequeños objetos, una breve composizione tratta dalla raccolta Quedan señales ("Restano segnali") del 1952, della quale mi sono avventurato in una traduzione per la cui modesta qualità chiedo indulgenza.
LOS PEQUEÑOS OBJETOS
Los pequeños detalles de la casa:
el hilo en el tapete abandonado,
la cerilla en el suelo,
la ceniza
que pone en la baldosa su fragil
contextura,
la uñita del pequeño recortada
al lado del zapato
ponen gusto en los ojos que sin dar
importancia
coleccionan imagenes de objetos
que no sirven.
Se ama más a la madre por el hilo,
se acuerda uno del padre
por la cerilla y la ceniza
y del niño por la uña y el zapato.
Los pequeños objetos que se barren,
que ya nadie recoge,
sumamente importantes,
nos recuerdan
los pequeños disgustos de la vida
y los pobres placeres tan pequeños.
I PICCOLI OGGETTI
I piccoli dettagli della casa:
il filo rimasto sulla tovaglietta
trasandata,
il cerino per terra,
la cenere
che lascia la sua fragile trama
sulla piastrella,
l'unghietta tagliata del bambino
accanto alla scarpa
rallegrano gli occhi che,
senza farci caso,
collezionano immagini di oggetti
che non servono.
Per quel filo si ama di più la madre,
ci si ricorda del padre
per quel cerino e per la cenere
e del bambino per quell'unghia
e quella scarpa.
I piccoli oggetti che si scopano via,
che mai nessuno raccoglie,
così importanti invece, ci ricordano
le minuscole contrarietà della vita
e i poveri piaceri tanto piccoli.
|