Anno 8 - N. 22/ 2009
GLI UOMINI NERI
Ciascuna opera si contraddistingue per la grande fedeltà ai soggetti storici e dovizia nei particolari
Statue e Santi della famiglia Asburgica nella Hofkircke di Innsbruck
di Rosanna Veronesi - Foto Giovanna Dal Magro
Teodorico, Re degli Ostrogoti
è tra le sculture più importanti della collezione. Si noti l'enigmatica espressione e il mirabile disegno ad opera di Albrcht Dürer.
Nella Chiesa di Santa Croce, opera degli architetti trentini Andrea Crivelli e Max della Bolla è conservata l'opera d'arte più importante di Innsbruck: Si tratta del cenotafio dell'Imperatore Massimiliano I che lo stesso fece disegnare quando ancora era in vita per documentare la supremazia del proprio casato. Le vicende storiche che susseguirono, fecero cambiare idea all'imperatore che, lasciata la città, cambiò anche le disposizioni testamentarie, chiedendo di essere sepolto a Neustad, nella cattedrale di St.Georg.
La costruzione della "tumba" venne poi portata a termine dal nipote, Ferdinando I intorno all'anno 1572.
Scolpita in marmo di Hagau da Hieronymus Longhi fu disegnata dai fratelli Abel e Alexander Colin in stile tardo Rinascimento. Il listello della bordatura mostra il rilievo in bronzo che rappresenta svariati trofei; mentre la parte superiore e i rilievi in marmo bianco, sono dedicati alle imprese di Massimiliano.
I quattro Geni Delle Virtù cardinali e la statua dell'Imperatore inginocchiato, furono realizzati nella fonderia di Muhlau, secondo i modelli di Alexander Colin.
A protezione dei rilievi e della tomba sopraelevata, si impone il cancello a griglia in ferro battuto forgiato da Jorg Schmidhammer a Praga.
Intorno al cenotafio e leggermente rialzati, sfilano i componenti della famiglia asburgica: dodici statue per ogni fianco e quattro sul lato del coro, a grandezza maggiore del naturale, le cui sembianze ritraggono nei costumi d'epoca, gli antenati, i rappresentanti di altri casati, gli eroi della storia. La patina scura, data dal tempo e dal materiale usato (la doratura non fu mai eseguita per mancanza di mezzi finanziari), determina la loro denominazione: "Uomini Neri". Nell'insieme, ciascuna opera si contraddistingue non solo per la grande fedeltà ai soggetti storici e dovizia nei particolari, ma anche per l'eccezionale gusto dei bozzettisti, degli scultori e dei fonditori rinascimentali.
Il Re degli Ostrogoti Teodorico (451-526) regnò sull'Impero Romano d'Occidente e assediò il Re Odoacre di Ravenna. La statua di Teodorico, fusa da Peter Vischer nel 1513, deriva da un bozzetto di Albrecht Dürer.
Bianca Maria Sforza (1472-1511). Statua di Stefan Godi 1525. L'abito presenta il ricco ornamento di broccato e un bordo ondeggiante decorato con l'emblema dell'Ordine del Vello d'Oro, sulla corona imperiale è apposto il monogramma MB.
Massimiliano I sposò Bianca Maria in seconde nozze nel 1494 sperando di assicurarsi i territori dell'Italia settentrionale e progettò di usare la dote per finanziare la guerra contro i Turchi.
Nella sfilata degli avi e successori vengono ritratti, tra gli altri, anche Filippo il Bello, Giovanna la Pazza, Ferdinando Re del Portogallo, Ernesto Duca D'Austria denominato "l'uomo di ferro", Sigmund "il ricco" figlio del Duca Federico "dalle tasche vuote"; Carlo il Temerario Duca di Borgogna e figlio di Filippo il "buono" che portò il ducato della Borgogna al culmine culturale e fondò l'Ordine del Vello d'Oro e combatté con gli inglesi nella guerra dei cent'anni contro il Re francese Carlo VII fino alla pace di Arras nel 1435.
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