Tornano i cavalli a Piazza del Popolo

In occasione del Carnevale di Roma una grande festa popolare testimonia l’amore della città eterna per il cavallo





  Grande partecipazione della gente alla manifestazione che si è tenuta a Piazza del Popolo, nel cuore di Roma, domenica 22 febbraio per la festività del Carnevale 2009






di  Rodolfo Lorenzini


Una festa organizzata dal Comune di Roma che, con la particolare dedizione del Presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone, coraggiosamente ha messo il cavallo al centro dell’attenzione per un intero pomeriggio nello magnifico scenario di Piazza del Popolo. Una iniziativa fortemente sostenuta da parte dell’amministrazione capitolina che, in un quadro generale di riscoperta delle tradizioni, ha voluto scegliere il cavallo come simbolo emotivo e mediatico di un ritorno del carnevale più antico del mondo.
Ma non più sfrenate corse dei berberi da Piazza del Popolo a piazza Venezia, anacronistiche, non solo rispetto alla sicurezza dei cavalli, ma anche per la visione che noi oggi abbiamo del rapporto con questo animale così radicato nel cuore dei romani.
Ma una grande Kermesse in cui il cavallo ha potuto mettersi in gioco, di fronte ad un pubblico inimagginabile per affluenza, quantità, interesse, passione, rispetto anche alle più ottimistiche previsioni. Per quattro ore di spettacolo, tra sfilata dei pony e teatro equestre, il numero degli spettatori è andato progressivamente aumentando da quattromila delle ore 16, inizio della manifestazione, a diecimila alle ore 18, momento di inizio del teatro equestre per arrivare alle venticinquemila presenze al termine della manifestazione, che si è conclusa con uno sfavillante spettacolo pirotecnico. “La cosa peggiore era che non si potevano battere le mani per quanto eravamo stretti” il commento più diffuso tra gli spettatori.
Cavalli da vedere, da gustare da gioire, da ammirare, da sognare. Ma sempre testimoni di un legame antico con l’uomo che si rinnova. Si può dire che, sin dalle origini; i cavalli hanno costituito una presenza costante nella città di Roma; sino ad arrivare all’inizio del secolo scorso, quando i cavalli ancora in attività all’interno della città erano più di quattromila. L’uso militare, poi per i trasporti, i giochi, le grandi sfilate e parate militari pre e post belliche non hanno scalfito l’interesse della città per questo inseparabile compagno dell’uomo.
Ciò che si è potuto vedere a Piazza de Popolo sono state le testimonianze di rapporti simbolo. Soprattutto il rapporto del cavallo con i bambini (ed in ognuno di noi permane il bambino con i suoi sogni), rappresentato in una magnifica sfilata in maschera dalle scuole Pony di Roma. I temi sono stati i più vari e molti ispirati dal cinema; il west in testa con i Cow-boys, gli indiani, i fuorilegge; e poi Biancaneve e i sette nani, Conan il barbaro, Robin Hood, i Pagliacci, Principi e Principesse, per finire con temi di fantasia quali “Il diavolo e i suoi angioletti”, “la Ninna Nanna”, “Hippo-Pippo Mini-fantini”, “Arriva la primavera”, “Tristano e Isotta”. A questo ha fatto seguito una partita di “Horse ball” tra due squadre di bambini con i loro pony. Una organizzazione che ha mosso oltre 100 pony e circa 200 persone tra bambini, istruttori ed accompagnatori e che oltre agli applausi del pubblico ha suscitato la piena soddisfazione del presidente della Fise Regionale Giuseppe Brunetti che ha constatato il grande, immediato, caloroso consenso che il cavallo riscuote in platee inaspettate e popolari quali quella di Piazza del Popolo.




La manifestazione è poi proseguita con la sfilata delle rappresentanze di alcune unità militari ippomontate che sono operative nella capitale. A cominciare dalla prestigiosa presenza del Reggimento Corrazzieri a Cavallo, il reparto che costituisce la guardia d’onore del Presidente della Repubblica. Presente anche una quartina in uniforme storica dello Squadrone a Cavallo del Reggimento Lancieri di Montebello; reggimento così fortemente legato al cuore dei romani anche dall’impegno profuso in difesa della capitale durante gli scontri svoltisi dall’8 al 15 settembre 1943 e per cui ha meritato una Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Non poteva poi mancare la rappresentanza dei Carabinieri a Cavallo evocatrice oltre che della secolare tradizione di devozione al Paese dell’Arma, anche del legame con il cuore della gente dovuto dalla notorietà che riscuotono due fiori all’occhiello del nostro Paese. La Fanfara dei Carabinieri a Cavallo ed il Carosello Storico eseguito dal Gruppo Squadroni; saggio di alta scuola di equitazione e sintesi dell'addestramento raggiunto dai cavalieri dell'Arma e che ha il suo momento culminante nella rievocazione della carica di Pastrengo.
Altre attuali peculiarità sono state messe in evidenza dalla presenza della Pattuglia ippomontata della Polizia di Stato che dispone oggi sul territorio nazionale di oltre 400 cavalieri e di 200 cavalli specializzati nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nei parchi delle città più importanti, nelle zone rurali, nei centri storici e nelle oasi verdi e di strutture fortemente impegnate anche in favore dei ragazzi diversamente abili.
La presenza della rappresentanza del Corpo Forestale ha fatto apprezzare la dedizione che viene dedicata, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, alla valorizzazione del cavallo con particolare riferimento all’impiego nei compiti di protezione ambientale ad al suo allevamento. I soggetti montati dalla pattuglia in Piazza del Popolo erano infatti due mirabili cavalli Murgesi dell’allevamento del Corpo Forestale.
Con i saluti al pubblico e gli auspici da parte del Sindaco Alemanno che il carnevale ritrovato non se ne andrà più da Roma, ha avuto inizio lo spettacolo di teatro equestre. Uno spettacolo nato da un idea di Marco Lepre ed Umberto Scotti e che ha proposto, in forma artistica e spettacolare, alcuni dei quadri più significativi del rapporto che si è sviluppato nel corso dei secoli tra l’uomo ed il cavallo.
Uno spettacolo di assoluto livello internazionale cui hanno partecipato artisti italiani e francesi. Da segnalare le performances dei “Movie Riders” Gianluca Coppetta e Andrea Giovannini, di Alizee Froment e l’Accademia Nazionale di danza, dei “Cavalieri di Vulci”, il gruppo di butteri guidati da Agostino Mariotti; senza dimenticare l’avvincente e ritmica rappresentazione offerta dai “Camarguesi” di Renaud Vinuesa, e la romantica partecipazione dei “Les incontournables”, Selyne Garcia e Geremy Gonzalez, ed il superbo duetto dedicato all’Andalusia interpretato da Silver Massarenti in sella a Talisman, e dalla ballerina di flamenco Cinzia Ana Cortecosa.
Uno spettacolo culturale che coniugando l’arte equestre e la storia condivisa del cavallo e dell’uomo ha riscosso un grande successo di pubblico. Anche per alcune brillanti idee inserite nello spettacolo; come quella di far arrivare in carrozza da un letargo profondo durato più di cento anni il presentatore: la maschera romana Cassandrino, interpretata da Alex Nissirio.
Un successo anche personale per il presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma Federico Mollicone, per il regista Umberto Scotti e per Marco Lepre vero factotum per la realizzazione dello spettacolo.