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di  pb
Sua Altezza Reale Principessa Haya di Giordania, Presidente del FEI, ha chiesto le dimissioni del Comitato Dressage della FEI. Tra i membri del Comitato Dressage sono inclusi: la direttrice Mariette Withages, il giudice Dieter Schüle, Vincenzo Truppa e Minako Furuoka, lo chef d’équipe spagnolo Bobby Bobadilla e la (amazzone) cavallerizza Monica Theodorescu.
The International Dressage Riders Club (IDRC) accoglie con piacere i cambi proposti dal Presidente, nella composizione del Comitato di Dressage, questo darà più risalto a tutti gli azionisti di questo sport: cavalieri, allenatori, giudici, chef d’équipe, organizzatori, cosi come alla considerevole esperienza messa a disposizione dai più grandi promotori regionali.
Tra i motivi della richiesta di dimissioni l'attribuzione, al Comitato, di aver lavorato in isolamento, non rappresentando pienamente gli interessi della comunità del dressage nel suo insieme.
Si è iniziato a discutere di una soluzione ad interim all’interno della FEI, per assicurare una revisione della direzione strategica del Dressage e per dare voce all’organizzazione sportiva. Nella lettera, pubblicata in esclusiva su Eurodressage, il Presidente del FEI elenca e motiva i perché della sua presa di posizione.
Cari membri del Comitato Dressage FEI,
Ho ricevuto la vostra lettera con interesse. Con rispetto per il vostro lavoro avrei voluto trattare tale questione in forma privata ma il fatto che voi abbiate reso nota per conoscenza ad una lista di persone devo spiacevolmente fare lo stesso.
È utile ricordare i molteplici incidenti che ci hanno portato a questo punto, cosi che voi possiate rinfrescarvi la vostra memoria e riflettere sulle vostre decisioni.
1. Durante l’incontro dell’Associazione in Dubai nel novembre 2006 il vostro Comitato rifiutò, ancora una volta, la candidatura di Maribel Alonso de Quinzanos (Messico) dopo numerose proposte di candidatura per unirsi al vostro Comitato. Visto che il rifiuto alla sua nomina fu chiaramente basato su questioni personali più che sull’adeguatezza, al vostro rifiuto si unì una richiesta da parte dall’ Associazione di rivalutazione (appendice 1 pag. 1 ). Voi decideste di ignorare la richiesta di riconsiderare la nomina e rifiutaste a Maribel Alonso de Quinzanos l’entrata nel Comitato, con mancanza di professionalità o di trasparente spiegazione o ancora peggio di alcuna spiegazione all’Associazione o al Consiglio Esecutivo.
2. A seguito di una lettera dal presidente IDRC, (appendice 3 pag. 3), dalla riunione dell’ aprile 2007 del Comitato Esecutivo scaturì una richiesta, attraverso Michel Stone, di investigazione del Pannello della giuria di Pechino 2008. La nostra richiesta era basata sulla preoccupazione riguardo all’affidabilità della giuria, la quale appariva chiaramente priva di esperienza in merito ai Giochi Olimpici. Seguì, a questa, una lettera del Federazione Reale Olandese (appendice 6 pag. 6) che esprimeva le stesse preoccupazioni. Come risultato, e a nome del Comitato Esecutivo, scrissi a voi, Comitato Dressage, (appendice 7 pag. 10).
3. Nell’ aprile del 2008, tre membri del Comitato Esecutivo attualmente a Interlaken vennero alla vostra riunione del Comitato cercando di trovare una soluzione a tale problematica. Non suggerirono di cambiare l’intera giuria, che sarebbe stata la soluzione auspicabile, ma avanzarono una proposta di un blando compromesso nell’ordine di poter soddisfare le aspettative dei nostri azionisti (soci) esterni, la comunità del dressage. La vostra posizione fu che i regolamenti non permettevano il cambio della giuria e non avete provveduto a fornire una proposta alternativa come era stato richiesto. Inoltre la settimana si concluse con una riunione dell’Associazione che dichiarava la propria disponibilità ad effettuare qualsiasi cambiamento necessario del Regolamento. Questo porta alla conclusione che non fu fatto nessuno sforzo in buona fede per risolvere la questione.
4. La sua posizione di Presidente, quando venne fatta la stessa richiesta a questa riunione dell’Associazione, rifletté la stessa mancanza di flessibilità. La riunione dell’Associazione (appendice 8 pag. 139 finì con la chiara richiesta che il Comitato Dressage provvedesse a una giustificazione in forma scritta alla nomina di 7 giudici, giustificazione che avrebbe potuto essere usata con il proposito di comunicazione con i media, e, non ancora, nulla è stato ricevuto. In ogni caso è diventato evidente che tu istruisti il direttore di Dressage, Eva Salomon, a rispondere alla Federazione reale Olandese (appendice 10 pag. 16) e a presentare una opinione che fu accettata dall’intera Associazione. Tale visione non solo non è veritiera ma mette in cattiva luce, nei confronti di una Federazione Nazionale, l’Associazione FEI e il Comitato Esecutivo senza informarli, senza la nostra conoscenza o approvazione.
5. Negli stessi Giochi olimpici, la nomina del Presidente del Comitato alla posizione di Delegato tecnico, essendo stato impedito dal diventare un Giudice Olimpico, a forza di una chiara posizione che l’Associazione prese sui Membri dell’Associazione che operavano da giudici, per prevenire il ripetersi degli eventi di Atene, fu un chiaro e inequivocabile il conflitto di interessi, la natura di auto-favoritismo di tale nomina, furono evidenziati in anticipo dalla Federazione Reale Olandese e dall’Associazione e, in seguito, fu evidenziato dagli eventi che occorsero durante i Giochi. Sebbene tu non sia il solo, che ha conflitti di interesse, tu fosti l’unico nel conflitto TD/TC in questi Giochi Olimpici.
6. Alla 1.30 a.m. del 18 agosto, 4 membri del tuo Comitato, che ricoprivano differenti ruoli, incluso uno di TD e uno come membro della Giuria di Campo, presero l’iniziativa di organizzare una riunione con 4 federazioni per discutere in materia di giudici alle Olimpiadi (appendice 12 pag. 19). In seguito il gruppo invitò il Comitato d’Appello, conseguentemente alla comprovata incapacità di danneggiare l’ultima abilità di ascoltare qualunque questione relativa ai giudici dei Giochi. Questo straordinario errore di giudizio è stato fatto presente ai TD/TC, una ulteriore e più completa riunione fu poi convenuta astiosamente ma qualunque miglioria sia stata fatta, durante la seconda riunione, il danno ormai era stato fatto. Rimane il fatto che la prima riunione non fu minuziosa, comprendendo le 4 federazioni che presero le 4 medaglie nelle competizioni di squadra, il soggetto in questione furono i giudici dei Giochi Olimpici e fu sollevato prima delle competizioni individuali. Questi fatti, da soli, secondo la nostra visione e nell’opinione di qualunque membro benpensante della comunità del dressage, furono sufficienti per aspettarsi le dimissioni di un numero rilevante di membri. Fu un atto sorprendente di errato giudizio per il quale semplicemente non vi sono scuse e geopardizza l’immagine del nostro sport all’interno della famiglia Olimpica.
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