Anno 2 - N. 6 / 2003


BIBLIOGRAFIA - NOTE AUTORI

di 




Il ponte uno sguardo all’intorno
(1) Francesco Petrarca, Lettere a Boccaccio, 1363.
(2) Santiago Calatrava, 1997.
(3) Il più antico manufatto romano in Val d’Aosta è il ponte del Diavolo, sul Lys, con un arco in pietra di 35 m. A Lanzo Torinese il ponte del Diavolo scavalca con una sola arcata di 37 m le rocce a strapiombo scavate dalla Stura di Lanzo. Notevole anche il ponte del Diavolo di Dronero, in provincia di Cuneo; costruito nel 1428, il ponte scavalca il torrente Maira con tre arcate ed ha un coronamento a merlatura. Un’edicola votiva in corrispondenza dell’arcata centrale è simbolica presenza a suggello della ricorrente contrapposizione tra bene e male.
(4) Non solo finzione cinematografica, invero. Il viadotto Soleri, che si alza per 50 metri sulla Stura a collegare Cuneo al terrazzo fluviale, ha il triste appellativo di ponte dei suicidi; i casi sono oltre 150. Il ponte ferroviario e stradale – lungo 800 metri ed aperto da 35 arcate – fu inaugurato nel 1933.
(5) Il ponte al centro della vicenda è in Polonia; nella realtà si tratta del Viaduc du Garabit (non del ponte di Paderno d’Adda come talune recensioni individuano).
(6) Andrea Palladio, I quattro libri dell’architettura, Libro III, citato in Sergio Crotti, Il ponte tra retorica e logica, in Casabella 469, 1981, pag. 11.
(7) Quattro studenti di architettura interrompono gli studi per dedicarsi alla pittura; fondano il movimento Die Brücke nel solco del comune intento di associare arte e vita. Sono Erich Heckel, Ernst Kirchner, Karl Schmidt-Rottluff e Fritz Bleyl. Pechstein si aggiunse nel 1906 – trasferitosi a Parigi assicurò un collegamento con i Fauves – seguito da Cuno Amiet e Akseli Gallen Kallela. Emil Nolde fu invitato in virtù delle sue tempeste di colori; da ultimo, nel 1910 si aggregò Otto Müller.
(8) Nonesuch House, vale a dire la “casa senza pari, senza confronto”, un elegante e grandioso edificio su quattro piani costruito sul ponte, era uno dei luoghi più ambiti dagli esponenti dell’alta nobiltà elisabettiana.
(9) Bruno Zevi, Linguaggi dell’architettura contemporanea, Etas Libri, Milano 1993, p. n. n.
(10) Cfr. la tavola LVI, tomo II dell’Architecture hydraulique di Bélidor, 1739. Da Pierre Pinon, I canali: da strumenti di organizzazione del territorio a monumenti del paesaggio, Casabella n° 525, 1986, p. 44.
(11) Anita Seppilli, Sacralità delle acque e sacrilegio dei ponti, Palermo 1977.
(12) Apparato decorativo e forte connotazione figurativa che hanno anche travalicato le funzioni statiche, nel ponte sull’Elba ad Amburgo, distrutto nell’ultima guerra. Agli imponenti portali a torre facevano da contrappunto l’intreccio delle sinuose travature che, come un’onda ripetuta, sembravano mutuare il continuo fluttuare delle acque.
(13) Il secondo ponte è De Dom Luis I°,1886, del portoghese Teófilo Seyring. Un’unica arcata supporta un piano di scorrimento stradale superiore ed un secondo piano stradale all’imposta dell’arco. I due livelli mettono in comunicazione i quartieri alti e bassi della città col sobborgo di Vila Nova de Gaia.
(14) Cfr. “L’Illustrazione Italiana”, 1889, I° semestre.
(15) Idem.
(16) Cfr. AA.VV., Il Viadotto di Paderno sull’Adda. Ferrovia Ponte San Pietro-Seregno, in Il Politecnico. Giornale dell’Ingegnere, Architetto Civile e Industriale, vol. XXXVII , 1889, pp. 316/323.
(17) Il collaudo fu un momento cruciale; eseguito tra il 12 ed il 19 maggio 1889, si svolse in due tempi facendo prima stazionare in quattro diverse zone del ponte sei locomotive, ciascuna del peso di 83 tonnellate. La sede stradale caricata di ghiaia per un peso di 3,9 tonnellate a metro lineare, portò il peso complessivo a circa 1037 tonnellate. La prova finale fu effettuata con tre locomotive e trenta vagoni carichi di ghiaia, peso totale del convoglio oltre 600 tonnellate; Il treno percorse tre volte il ponte a velocità crescente sino a raggiungere 45 Km/h. L’esito confermò ampiamente le previsioni di progetto: l’oscillazione laterale in chiave dell’arco fu inferiore a 3,5 millimetri, l’abbassamento non superò 10 millimetri.
(18) Cfr. “L’Illustrazione Italiana”, 1889, I° semestre.
(19) “Quando l’architetto turco Harjudin costruì il Ponte vecchio di Mostar e la gente vide quella sfida all’abisso, molti dissero: non reggerà. E invece durò tre secoli. L’arco di pietra aveva dentro una forza invisibile. La sua linea ricalcava il ponte celeste che - secondo i turchi – solo i puri di cuore possono varcare per raggiungere l’aldilà. Quel ponte celeste sopravvisse alla distruzione della pietra. Per questo dal mondo balcanico, ancora oggi si leva debole la voce delle cose perdute. (…). Se la costruzione del ponte è la più sublime delle ingegnerie, il suo abbattimento è la più impressionante delle distruzioni. Un ponte che cade è come una bestia che si piega sulle ginocchia dopo il colpo alla cervice. Manda un segnale cosmico, spezza qualcosa nell’universo. Quando cadde il ponte di Mostar non fu un videogioco. Sprofondò nell’abisso, per un’attimo acquistò una pesantezza che non aveva mai avuto, poi si smaterializzò nella gole della Neretva.(…)”. La fonte è internet, Notizie-Est Balcani; il brano è citato da Lorenzo Guglielmi, Mostar, la croce e la mezzaluna, 19.07.2003.
(20) Selvatico, in L’architettura. Cronache e storia, n° 32, giugno 1958, p. 125.
(21) Milizia, idem, p. 128.


Bibliografia

filosofie per un terremoto
Poème sur le dèsastre de Lisbonne, ou examen de cet axiome: Tout est bien, in Pòemes, Parigi, Renouard, 1819 (trad. it. di D.Cecchetti).
Voltaire, Opere, Vol. I, Candido, ovvero l'ottimismo (illustrazioni di Paul Klee; introd. Italo Calvino; trad. it. Piero Bianconi), Sansoni, 1993.
Voltaire, Il filosofo ignorante, in Philosophia, i classici del pensiero, trad, intr. e comm. di Luciano Orlandini, Pagus Edizioni, 1993.
J.J.Rousseau, Emilio (e altri scritti pedagogici), trad. integrale di L. De Anna, Sansoni, 1966.
J.J.Rousseau, Lettera a Voltaire, 18 Agosto, 1756.
I.Kant, Scritti sui terremoti, a cura di P.Manganaro, pre. di A. Placanica, 10/17 cooperativa editrice, 1984.
I.Kant, Saggi di talune considerazioni sull'ottimismo - nel quale l'autore annuncia al contempo le lezioni che terrà nel prossimo semestre - 7 Ottobre 1759, in Classici della filosofia moderna, Kant Scritti precritici, Laterza, 1953.

il ponte
uno sguardo all’intorno
AA.VV., Il Viadotto di Paderno sull'Adda. Ferrovia Ponte San Pietro-Seregno, in Il Politecnico. Giornale dell'Ingegnere, Architetto Civile e Industriale, vol. XXXVII , 1889.
AA. VV., L'Illustrazione Italiana, 1889, I° semestre .
AA. VV., L'architettura. Cronache e storia, n° 32, giugno 1958.
AA. VV., Il ponte: infrastruttura territoriale, in Casabella n° 469, Milano 1981.
AA. VV., Tipologia e territorialità del ponte, Hinterland n° 33/34, 1985.
Andrea Palladio, I quattro libri dell'architettura, Libro III.
Anita Seppilli, Sacralità delle acque e sacrilegio dei ponti, Sellerio, Palermo 1977.
E. Baillon, G. Brun, Il était une fois Garabit, Ostal del Libre, Aurillac 1992.
Daniele Garnerone, Nicoletta Manarolla, L'acqua, causa ed effetto nel processo storico di costruzione del territorio. Da strumento di organizzazione dello spazio a monumento del paesaggio. Uno studio delle risorse fisiche tra città e campagna nell'area milanese, Tesi di laurea, Rel. Lodovico Meneghetti, Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, 1988/89.
Fabrizio de Miranda, La costruzione dei ponti: tecnica e immagine, in Quaderni del Dipartimento di Progettazione dell'Architettura, Politecnico di Milano, n° 6, Clup, Milano 1987.
F. Masi, Estetica delle costruzioni in acciaio, Acai, Milano 1954.
Lodovico Meneghetti, Architettura e paesaggio, Edizioni Unicopli, Dipartimento di Progettazione dell'Architettura, Milano 2000.
Pier Luigi Nervi, Costruire correttamente, Hoepli, Milano 1965.
Pierre Pinon, I canali: da strumenti di organizzazione del territorio a monumenti del paesaggio, Casabella n° 525, Milano 1986.
Bruno Zevi, Linguaggi dell'architettura contemporanea, Etas Libri, Milano 1993.
Silvano Zorzi, Ponti e viadotti, de Luca, Roma 1981.

Il “padre della medicina”
A. Pazzini: Storia dell’Arte Sanitaria, (Minerva Medica Torino,1974)
A. Pazzini: ibid.
A. Pazzini: ibid.
F.M.Getz: voce “Ippocrate” (Dizionario biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, (Franco Maria Ricci - Milano, 1985).
A. Castiglioni: Storia della Medicina, (Mondadori - Milano, 1948)
Ippocrate: Natura dell’uomo, cap. IV (da Castiglioni, op. cit.)
Ippocrate: Delle malattie, cap. II (da Castiglioni, op. cit.) (Aphorismrum Hippocratis Sectiones Septem (apud Seb. Gryphium - Lugduni, 1543)
G. Rasori: Opere (Tipografia della Speranza - Firenze, 1837)


Note alle illustrazoni

filosofie per un terremoto
tribunale dell’inquisizione
1) pag. 17 Pedro Berruguete, pittore spagnolo, antesignano, tra i pittori iberici, nella trasizione tra la stile gotico e il rinascimentale. Dopo aver soggiornato nelle Fiandre, è chiamato dal Duca di Urbino, Federico di Montefeltro, per la decorazione della biblioteca e dello studio del suo palazzo, con immagini allegoriche e ritratti.

il ponte
uno sguardo all’intorno
il ponte di rialto
(1) pag.27 Michele Marieschi. L’attribuzione del dipinto è incerta, inizialmente fu attribuito al Canaletto, successivamente a B. Bellotto.

un poeta lombardo
giovanni bertacchi
(1) Istituto G. Bertacchi, Chiavenna, Bibliografia, a cura di G. Rumi, G. Mezzanotte, A. Cova, Sondrio e il suo territorio, collana Provincie di Lombardia INTESA Bci, 2001.


Autori

Giuliano Tessera, già Docente Ordinario di Storia e Filosofia nei Licei ha, tra l’altro, collaborato con l’Istituto di Pedagogia dell’Università Statale di Milano in qualità di esperto su tematiche relative alla Formazione Professionale. Attualmente ricopre l’incarico di Presidente del Consorzio di Formazione Professionale e dell’Educazione Permanente del Sud-Est di Milano.

Giulio Cesare Maggi Professore, Primario Cardiologo Emerito L.D. in Fisiologia Umana - Università di Pavia. L.D. in Patologia Medica - Università di Milano. Specialista in Medicina Interna e in Cardiologia.

Daniele Garnerone Architetto, collaboratore dell'Istituto per la Storia dell'arte Lombarda, ricercatore sul territorio e studioso di paesaggio agrario, tecnico in diagnosi e catalogazione di beni architettonici, decoratore nelle applicazioni pittoriche a trompe-l'oeil.

Emanuela Scarpellini, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Milano

Francesco Piscitello Medico, Specialista in Cardiologia, già Primario Cardiologo f.f. Ospedale Bassini (MI). Responsabile riabilitazione cardiologica Clinica San Carlo, Paderno Dugnano.

Mark Davenport, nato a Janesville, Wisconsin, vive e lavora da sempre a Madison, città che vanta una Università tra le più importanti e prestigiose degli U.S.A. Laureato in letteratura inglese e storia americana ha conseguito un “Master’s degree” in letteratura italiana svolgendo attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano alla fine degli anni ‘60.
È stato assistente alla Wisconsin University alla cattedra di Italiano e in una ulteriore permanenza in Italia, docente di madre lingua presso l’ITC Pietro Verri di Milano.

Anita Favilla, ha insegnato Lingue e Civiltà inglese in numerosi Istituti di istruzione secondaria di Milano e provincia. Attualmente è docente ordinaria presso il Liceo Classico e Scientifico “Primo Levi” di San Donato Milanese. Canadese di nascita è francofona da parte di madre (Ginevra). Ha avuto modo di approfondire aspetti della cultura e della società americana attraverso la disamina critica del pensiero e delle opere di Upton Beall Sinclair.

Alessandro Lenarda Architetto, veneziano, dal 1962 disegna vetri, ha esposto per cinque edizioni alla Biennale di Venezia. Le sue opere, che fanno parte del patrimonio artistico, sono esposte in sette musei nel mondo.

Rosanna Veronesi, pittrice, diplomata presso l'Istituto Superiore d'Arte di Milano. Dagli anni '80 ha affiancato all'attività artistica quella editoriale. Nella redazione di Tribalta di Lugano (gruppo Punk) e G/ di Bologna (Arte). Successivamente con un gruppo di amici ha fondato Area (rivista d’arte, architettura e arredamento) e Invece (rivista critica del Design). Autore di Milano Liberty, (Mursia Ed.1994) e Milano di terracotta e mattoni, (Mazzotta Ed. 2003)