Anno 9 - N. 27/ 2010


JEANNE D'ARC Un’Eroina guidata dalla voce di Dio

coraggio e fedeltà - spiritualità e passione

di Rosanna Veronesi - Foto Giovanna Dal Magro



JEANNE D'ARC


I passi riecheggiano ancora tra le viuzze del villaggio di Domrèmy, quando Giovanna si accingeva ad abbandonarlo perché guidata dalla voce di Dio e dal grande trasporto mistico.
Con questa premessa, avrebbe messo sotto assedio la città di Orléans; salvato la Francia dalla dominazione inglese a seguito della sanguinosa Guerra dei Cent’anni e, aiutato il Delfino Carlo VII a guidare l’amata Nazione.
Giovanna porta dentro di sé i riferimenti più classici dell’Eroina che incarna tutte le virtù: fedeltà alla Patria, grande coraggio, abnegazione e per ultimo, la rinuncia materiale delle cose. Giovanna assume le sembianze di una semidea perché è capace di superare le tempeste della vita innalzando la bandiera dell’ideale che può proiettarla virtualmente, attraverso il sacrificio, nell’eternità.
Oltrepassando gli ostacoli incontra volontariamente la morte come se questo comportamento derivasse da un’ebbrezza o da un innamoramento per esprimere al meglio una totale ma staccata visione del mondo umano, al fine di presentarsi nell’aldilà come una creatura non di Terra ma di Cielo.
Infatti, la spiritualità caratterizza i suoi gesti valorosi, che animati dalla profonda passione, si sveleranno totalmente sui campi di battaglia, dove gli eserciti in lotta identificheranno la sua immagine quale grandiosa eroina, presa a modello dalla classicità e arricchita dalla sequenza di leggende poetiche.
Il coraggio e la fedeltà determinate dal ruolo di guerriera, raggiungeranno la massima manifestazione attraverso i duelli, in qualità di paladina dalle gesta memorabili, con ritmi capaci di attraversare con determinazione, totalmente determinati e mirabili convinzioni ideologiche, perché ogni evento nella storia dell’uomo, riflette un’esigenza di giustizia.
La Storia di Giovanna d’Arco, rivista attraverso un pensiero moderno, dovrebbe avere un lieto fine, ma noi conosciamo l’epilogo che fu ben più tragico; cogliamo il suo ardire alla testa di 600 uomini mentre li guida in battaglia per portare aiuto alla città di Compiège, dove verrà attaccata e fatta prigioniera.

Tra un tentativo di salvataggio, tra un processo e l’altro, la Pulzella sarà svenduta agli inglesi per la somma di diecimila ducati d’oro.
La sua prigionia inizierà per conto dell’esercito inglese nei sotterranei del castello Beaulieu, mentre a Parigi verrà reclamato a gran voce il processo per eresia.
È il 25 maggio 1430 quando Giovanna d’Arco verrà bruciata al rogo immolando alla Nazione e a Dio la propria vita.
Giovanna d’Arco o la Pulzella d’Orlèans, affascinante creatura, avvolta da quell’alone di mistero e grande eccentricità, è comunque una donna fuori dal comune, sia in veste di incolta contadinella medievale o figlia illegittima di Luigi d’Orlèans. Una donna valorosa che riuscì a sviluppare le più svariate interpretazioni, esprimendosi in circostanze al di la delle capacità umane e, per conto e volontà divina.

HANNO CONTRIBUITO A DAR VOCE ALLA SUA STORIA
Voltaire compose il Poema “epicomico nel 1755” scatenando le ira dei benpensanti della sua epoca.
Nel 1801 Friedrich Schiller scrisse il saggio su Giovanna d’Arco, che venne utilizzato successivamente da Giuseppe Verdi per la sua composizione musicale.
Tra i film storici e noti è citata “La Passione di Giovanna d’Arco” di Carl Theodor Dreyer del 1928 (film muto), ma non va dimenticato il muto di Ubaldo Maria del Colle datato 1913, a cui seguirono quello di Christian Duguay e il più famoso di Luc Bresson, entrambi girati nel 1999.
Anche il teatro non ha mai dimenticato l’immagine della Pulzella; così come la musica, a cui per dovere ricordo “Nel profondo del suo cuore rovente” di Cohen e di De Andrè.

LA PULZELLA D’ORLÈANS
La città d'Orleans commenta ogni anno, dal 1429, la sua liberazione grazie a Giovanna d'Arco. La festa è organizzata durante i giorni 7 e 8 maggio con una cerimonia di consegna dello Stendardo da parte del sindaco al vescovo e in tale occasione viene anche scelta una ragazza, che abbigliata come la Pulzella, rievoca il mito della stessa.

IMMAGINI A COMMENTO
Le immagini riprendono luoghi e sculture - scattate tra Rouen e Orleans-
che evocano la figura e le gesta di Jeanne d'Arc.

L’assedio di Orleans
Jules Eugène Lenepveu
(Angers,1819 – Parigi,1898)

Fotogramma dal film di Carl Theodor Dreyer