Anno 7 - N. 21/ 2008
MOSTRA
ANGELI
messaggeri di luce
Ulisse Sartini
di M. Giuseppina Malfatti Angelantoni
Messaggiero di luce (2007, olio su tela cm.60X70)
Si è svolta, dal 20 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009, nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie a Milano, la mostra "ANGELI. MESSAGGERI DI LUCE" del maestro piacentino Ulisse Sartini. A lui, in ottobre, Piacenza aveva già dedicato una mostra nella grande sala del Palazzo Gotico, arricchita da un raffinato catalogo. Queste due mostre sono state curate da Raffaele De Grada.
L'affluenza di visitatori ha confermato quanto sia capace di attirare pubblico la pittura di questo artista schivo, ma oramai affermato e noto ritrattista oltre che autore di dipinti a soggetto religioso, e come opere dal forte legame con la trascendenza possano risvegliare interesse e suscitare grandi emozioni.
Un tema accattivante: gli Angeli, i puri spiriti, il tramite fra il cielo e la terra che l'Uomo ha sempre sentito presso di sé come emanazione divina, per protezione e conforto. Su questo soggetto il Maestro lavora da molti anni; già nel 1999, nell'ambito delle celebrazioni per il Giubileo, venne invitato dal Vaticano ad esporre un gruppo di opere sugli Angeli, proprio nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli.
"Omnia quae sunt, lumina sunt" questo affermavano i monaci Vittorini nel XII secolo: "Tutto ciò che esiste è luce", e questa luce è il riflesso di Dio. E chi se non gli Angeli, i messaggeri per eccellenza, secondo l'etimologia greca, possono essere portatori di questa Luce? Gli Angeli, creature che stanno fra l'umano e il divino, appaiono nella cultura mesopotamica migliaia di anni avanti la nostra era, entrano nel mondo mitologico classico ma soprattutto nella religione ebraica dove diventano presenze e identità ben definite, recano l'Annuncio, come gli Angeli di Abramo, portano il conforto e la guarigione come l'Arcangelo Raffaele a Tobia. Sono protagonisti nel Vangelo quali veri messaggeri del volere divino: l'Arcangelo Gabriele nell'annuncio a Maria e nel sogno di Giuseppe, o l'Angelo sul sepolcro vuoto di Cristo, che conferma che il miracolo della Resurrezione e della Redenzione si è compiuto. Sugli Angeli si sviluppa in ambito bizantino, a partire dal V secolo, la teorizzazione sottile, di matrice neo-platonica, dello Pseudo Dionigi l'Areopagita, dalla quale trarrà ispirazione Dante Alighieri nella definizione dei gradi di perfezione e santità dei Cieli. Della natura degli Angeli partecipano le Donne "angelicate" del Dolce Stil Novo, una scuola poetica dai contenuti ricchi di simbolismo profondo ed iniziatico. Si interessano degli Angeli teologia, filosofia e poesia.
Della presenza, dell'essenza e della bellezza degli Angeli si è fatto divulgatore Ulisse Sartini nei 33 dipinti esposti nella sua ultima mostra: una galleria di immagini dominate dalla ieratica fissità di ascendenza bizantina che ne dichiara immediatamente la componente spirituale.
Gli "Angeli" di Sartini sono la testimonianza del grado di perfezione raggiunto nel dipingere da lui, pittore moderno che si "diverte" ad usare la tecnica degli antichi Maestri fiamminghi ai quali sembra aver rubato il segreto di tanta luminosità e armonia. Nei suoi Angeli sembra esaltarsi la possibilità di contraddizione: queste creature celesti che arrivano da uno sfondo infinito, sono anche un inno alla vita e alla gioia, con una corporeità da antiche giovani divinità, dall'estrema spiritualità astratta si giunge alla concretezza tattile. I suoi Angeli sono la forza stessa della natura che esplode in forme maschili e femminili, sempre di grande bellezza formale, definiti da una linea danzante e sinuosa che ne delinea volti, corpi, vesti. Alcuni angeli, efebi bellissimi e inquietanti, recano il ricordo del suo volto, si fanno interpreti dei suoi pensieri, della sua ricerca interiore, dei suoi desideri. Angeli annuncianti, angeli musicanti, angeli custodi o "battaglieri" come "L'Arcangelo San Michele" o il magnifico musico del "Dies Irae" dalla potenza terribile, angelo che si fa portatore della giustizia divina e suona con forza la buccina, che lo avvolge come l'antico Oroborus che dichiara la fine dei tempi. Di grande coinvolgimento emotivo è la tela "L'Ala Spezzata", composizione perfetta, ricca di implicazioni intimistiche, riflessione e meditazione sul peccato attraverso la metafora dell'angelo caduto. Angeli dall'espressione inquieta nella ricerca di se stessi, angeli dal volto sereno e giovane, ai quali a volte il pittore pone sul capo coroncine di fiori dalla delicatezza preraffaelita, angeli che esprimono la loro essenza nell'atto, suggellato dalla Storia, dell'Annuncio a Maria, in cui c'è sospensione di spazio e di tempo, e c'è stupore, spiritualità e mistero.
Ulisse Sartini crea i suoi Angeli nella immobilità della trascendenza e ne accentua l'astrazione con l'estremo naturalismo e realismo, come avveniva nella pittura fiamminga dalla quale sembra derivare anche la straordinaria resa materica degli incarnati, dei tessuti serici, delle piume delicate, delle chiome inanellate. Anche il colore si enfatizza nelle velature all'antica, nelle accensioni inimmaginabili del rosso rubino delle vesti e dello sfondo dell'arcangelo San Michele e del blu dei manti delle Vergini annunciate. L'estremo realismo sfuma nell'astrazione dell'embriocosmo, geniale lettura dell'universo primigenio proposta da Sartini e cifra della sua pittura, nella sua componente non figurativa.
Attraverso queste belle icone l'Artista ci invia il suo messaggio, quello di una ricerca tenace e profonda di armonia e di bellezza, per innalzare un inno a Dio e alla Sua creazione.
Ulisse Sartini è oggi uno dei nostri più famosi ritrattisti, ha fatto il ritratto ai più importanti personaggi contemporanei nel campo dell'arte, della politica e dello spettacolo, oltre che a molte belle signore dell'aristocrazia e della borghesia milanese. Nei suoi ritratti egli riesce a fare di ciascuno la lettura dell' anima, esaltata e sottolineata da uno sfondo carico di simbolismo e di rimandi colti.
Le opere di Sartini sono visibili in chiese, collezioni e musei a Milano ed in altre città. Ne segnaliamo alcuni:
Milano - chiesa di San Gioachimo,"Pietà"; chiesa dei Cappuccini, "Cena in Emmaus". Museo della Scala, "Ritratto di Maria Callas" e "Ritratto di Renata Tebaldi".
Roma - Vaticano, "Ritratto di Papa Giovanni Paolo II", "Ritratto di Papa Benedetto XVI".
Basilica di Santa Maria degli Angeli,
"San Valentino", chiesa di San Pio X, "Padre Pio".
Kabul - Afghanistan, chiesa dell'Ambasciata d'Italia, "Battesimo di Gesù" e "Annunciazione"
Piacenza - Museo Ricci Oddi , "Autoritratto con Giano".
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